Avvocati e Digitalizzazione

La “trasformazione” digitale dell’avvocato, che non è una foto fatta ad un professionista forense, ma è inteso come il cambiamento che la professione sta subendo nell’ultimo decennio: più conosciuta con il sostantivo “digitalizzazione”. 

La digitalizzazione non è solo scansionare un documento e inviarlo per email o archiviarlo sul computer, ma è un cambiamento più ampio e profondo nella professione dell’avvocato, che comporta anche la necessità di cambiare il proprio “mindset” prettamente analogico, fatto di carta inchiostrata e faldoni, in uno più portato a capire la tecnologia e come essa possa portare vantaggi e competitività ad uno studio legale.

Si, sto parlando di opportunità, una grande opportunità che può significare la svolta di tutti quegli studi legali che si sono arenati su una barchetta di carta, è il caso di dirlo, e additano la crisi economica o gli interessi del politico di turno come causa del crollo del proprio fatturato.


Ma la realtà è veramente questa?

Ho provato ad immaginare Marco Tullio Cicerone, noto avvocato nell’Antica Roma, alle prese con penna, calamaio ed una pergamena (o comunque un foglio di carta) che descrive i fatti raccontati di li a poco da un nuovo cliente, giunto a lui per via della sua fama, per quello che sarà l’atto da depositare in giudizio, quando questi si sposterà nelle aule giudiziarie.

Sono passati tanti anni e dalla penna e calamaio si è passati alla macchina da scrivere, poi circa una settantina di anni dopo, al computer. Settanta anni, senza social media e internet a esercitare una pressione mediatica, che hanno permesso all’avvocato di prendere lentamente in considerazione la novità ed assorbirla piano piano, permettendo al proprio mindset (al proprio set di informazioni acquisite nel cervello) di adeguarsi ed accettare il cambiamento, che pure fu epocale!

Dal computer al digitale il passo è stato certamente più breve, veloce e incisivo. Come è possibile immaginare, si è passati da avere qualche centinaio di MB di documenti sul computer, una decina di anni fa, ad oggi, dove è molto facile trovare avvocati con decine e decine di GB da archiviare e proteggere nel migliore dei modi, a cui si aggiungono le azioni da intraprendere per proteggere adeguatamente i dati personali a norma di GDPR. Oppure i diversi canali di comunicazione disponibili ed utilizzati dai clienti per contattare il proprio legale.

Insomma, con un mindset neanche lontanamente formato nella testa di professionisti nostalgici della carta e dei fascicoli polverosi, la necessità di utilizzare diabolici software nello sconosciuto “cloud” e depositare i fascicoli in forma telematica, utilizzando firme digitali e caselle PEC che spesso fanno le bizze, il professionista avvocato si trova oggi a misurarsi con un mondo che è per lui in larga parte sconosciuto, ed incerto nel voler proseguire un mestiere che oggi appare tutt’altro che certo. 

Se poi aggiungiamo la facilità con cui oggi si possono confrontare i clienti degli avvocati, nel sapere quale è più specializzato o “il migliore” sul mercato, il quadro che ne esce getta probabilmente nello sconforto anche il più tenace degli avvocati.


Ma alla fine la questione potrebbe essere soltanto una: potrebbe oggi, nel 2019, Marco Tullio Cicerone esercitare la sua professione utilizzando la cara vecchia penna d’oca intrisa d’inchiostro e un foglio di carta?

Sicuramente no, ed è questa la verità che l’avvocato deve accettare. Ed è anche facile una comparazione sulla velocità con cui quell’atto scritto di pugno da Marco Tullio Cicerone, sarebbe arrivato nelle mani del giudice, rispetto ad oggi, dove si utilizza un comodo “deposito telematico” che pur odiato è indiscutibilmente un vantaggio per il tempo a disposizione dell’avvocato di oggi, che è esattamente uguale a quello a disposizione dell’avvocato di ieri. 

Il Processo Civile Telematico e la digitalizzazione ha aperto sicuramente molte strade e nuove possibilità per tutti quei professionisti che vorranno accettarli e sfruttarli come probabilmente l’unica grande opportunità dell’ultimo secolo per dare nuova vitalità alla professione, e sicuramente nuovi fasti.

Hai bisogno di altre informazioni?

Non esitare a contattarci tramite il nostro modulo contatti, ti risponderemo il prima possibile.