560 milioni di password rubate disponibili online: ci sarà anche la tua?

Oggi voglio darti 5 consigli utili per proteggere meglio la tua PEC, la firma digitale (si, anche quella) o le applicazioni che usi ogni giorno per il tuo lavoro, come ad esempio l’accesso alla tua banca per fare bonifici o altre operazioni. 

Ma anzitutto cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando. 

Come avrai sentito anche tu, ormai quasi ogni giorno si sente parlare di qualche “attacco informatico” a danno di siti istituzionali, ma anche di furti di password. 

Attualmente infatti, circolerebbero in rete 560 milioni di password rubate. 

Si tratterebbe di credenziali che i pirati informatici, così vengono chiamati quei personaggi che in nome proprio o per conto di organizzazioni criminali, avrebbero accumulato nel corso degli anni. Un vero e proprio archivio a disposizione dei cybercriminali, contenenti dati e password di milioni di utenti sparsi in tutto il mondo. 

C’è poi da far notare che moltissime persone usano la stessa password per proteggere tutti i propri account personali, e che moltissime persone usano le stesse password usate da migliaia di altri utenti! 

Ad esempio, una delle password più utilizzate è proprio 123456 oppure 12345678, ma anche Password, oppure abc123, o ancora 123123. 

Per non parlare poi di chi utilizza la propria data di nascita o quella di un familiare! 

Con i software e la potenza di calcolo oggi disponibile, trovare queste password è questione di un secondo, e non ne servono molti di più per testare migliaia di combinazioni diverse. 

Come fare quindi per rendere difficile la vita al pirata di turno? 

Ecco i miei 5 consigli:

  1. Prima di tutto, NON usare la stessa password per più di un account.
    Si, lo so che è già difficile ricordarne una, figuriamoci molte password. Ma il rischio concreto è che se uno degli account dove la usiamo viene violato, potrebbe essere testata anche su tutti gli account riconducibili allo stesso proprietario, con un più che probabile disastro.

  2. Usa password lunghe, non meno di 8 caratteri alfanumerici (numeri e lettere) con almeno una lettera maiuscola e almeno un carattere speciale, come ad esempio la @, una virgola o un punto esclamativo.

  3. NON scrivere la password su fogliettini messi nel portafogli o, peggio (come ho visto fare) su post-it attaccati direttamente sul dispositivo, come ad esempio la firma digitale! Potreste pentirvene amaramente…

  4. Dove è possibile, usa la verifica a due passaggi (autenticazione a due fattori) che permette di aggiungere alla password un codice (OTP) che si usa una sola volta e viene inviato sul telefonino del titolare.

  5. Usa un gestore di password: si tratta di un software, che può essere installato sul proprio dispositivo o utilizzato direttamente in cloud. Ce ne sono di gratuiti e a pagamento, e scegliendone uno tra quelli più conosciuti e consigliati, sarete assolutamente garantiti e dovrete fare la fatica di ricordare una sola password. Ma che sia lunga e complessa, mi raccomando! 

Spero che questo articolo vi sia d’aiuto e vi dia lo stimolo per apportare quel necessario cambiamento alle abitudini per godere i vantaggi del digitale senza correre rischi assolutamente evitabili o, comunque, riducendoli al minimo. 

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